Sky e Lega Serie A, annunciata la decisione sulla diretta delle partite

La Serie A resterà su Sky fino a fine stagione. Nuova intimazione al pagamento della rata finale.

La Lega Serie A riunita oggi in assemblea ha comunicato che l’emittente Sky continuerà a mantenere i diritti di trasmissione delle partite fino al termine del campionato. La riunione di oggi tra i rappresentanti dei club di A era molto attesa per l’importanza del punto principale all’ordine del giorno. Tra le proposte valutate c’era quella di sospendere con effetto immediato l’accordo con Sky e oscurare il segnale.

Diversi media sportivi avevano riportato nei giorni scorsi l’intenzione dei presidenti di alcune squadre di Serie A di revocare immediatamente la concessione a Sky. Oggetto della disputa sarebbe il mancato pagamento della rata finale dovuta da Sky alla Lega Serie A per i diritti di trasmissione. L’importo del pagamento ammonterebbe a 131 milioni di euro, scriveva la Gazzetta dello Sport.

La decisione della Lega Serie A è quella di proseguire con la concessione della licenza ed evitare in questo momento l’oscuramento del segnale, per rispetto dei tifosi. Nei giorni scorsi su alcuni giornali sportivi era circolata l’ipotesi che ci fossero presidenti eventualmente disposti a “spegnere” il segnale come iniziativa autonoma, a prescindere dalle decisioni della Lega.

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Le partite ancora su Sky, il comunicato della Lega Calcio

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(Getty Images)

Al termine dell’assemblea la Lega Serie A ha annunciato di aver voluto tutelare gli interessi dei tifosi, degli sponsor e di tutti gli stakeholders. La scelta di oscurare il segnale delle partite delle restanti giornate di campionato avrebbe in questo senso penalizzato principalmente loro. Resta intesa la necessità di ricevere il pagamento della somma dovuta per la rata scaduta a maggio.

La Lega Serie A ha fatto sapere di aver dato mandato per procedere a una nuova intimazione al pagamento destinata a Sky. A rafforzare la richieste dell’organo che gestisce il campionato c’è peraltro un recente decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano, che Sky avrebbe per il momento scelto di non contestare. Nel frattempo si fanno sempre più solidi e concreti gli indizi che vedono indebolita la leadership di Sky in vista del bando per i diritti tv del triennio 2021-2024.

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