La visita del presidente della Repubblica Mattarella sul Carso triestino comincia da Basovizza.
Si è svolta oggi la storica visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Carso triestino. Il presidente ha incontrato il suo omologo sloveno Borut Pahor nella Caserma Reggimento Piemonte a Villa Opicina. I due hanno poi fatto visita alla foiba di Basovizza dove hanno deposto una corona di fiori; è la prima volta che un presidente sloveno commemora le vittime italiane delle foibe. Proprio durante la visita alla foiba i due presidenti hanno compiuto un gesto storico: si sono presi per mano prima di osservare un minuto di silenzio. Al termine della visita a Basovizza i due presidenti hanno scambiato qualche parola prima di risalire nelle proprie auto e dirigersi a Trieste. Nella Prefettura del capoluogo friulano è avvenuta la firma al memorandum che restituisce simbolicamente la Casa della Cultura slovena alla sua comunità, cento anni dopo l’incendio che l’aveva distrutta.
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Dopo la firma nella Prefettura di Trieste il presidente Mattarella ha pronunciato un breve discorso sul senso della sua visita nel Carso. Il presidente ha ricordato che “la storia non si cancella, e le esperienze dolorose sofferte dalle popolazioni di queste terre non si dimenticano”. Ha poi invitato alla responsabilità e alla collaborazione per affrontare il momento critico che il mondo sta attraversando. Infine il discorso si è concluso con un richiamo all’importanza dell’Unione Europea e ai valori democratici che i due paesi condividono. Durante la visita a Basovizza il presidente è stato accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dal governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga e dal vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato. La visita si è tenuta nel pieno rispetto delle norme di sicurezza per il contenimento del coronavirus.
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