Dopo lo sbarco di immigrati risultati positivi ieri a Roccella, il governatore Santelli lancia l’allarme: “Situazione esplosiva, siamo stati profetici”
Dopo lo sbarco di immigrati risultati poi positivi al Coronavirus, avvenuto ieri a Roccella Jonica, sulle coste calabresi, LA GOVERNATRICE della Regione Jole Santelli lancia l’allarme sostenendo che la situazione è esplosiva e che i fatti di ieri “confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo”. Lo ha detto in una nota diffusa alla stampa.
La Santelli chiama in causa lo Stato centrale e in particolare il governo che “rimane incomprensibilmente – afferma – inerte rispetto ai barconi che arrivano dall’Africa”, mentre chiude i soli con tredici paesi al mondo che al momento stanno patendo la pandemia più degli altri.
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Il governatore punta il dito contro gli sbarchi incontrollati che rischiano di rendere vani i grandi sacrifici di natura sociale ed economica fatti in questi dai suoi corregionali e da tutti gli italiani.
Anche la Calabria ha pagato in termine di vite umane e di sacrifici l’emergenza sanitaria come quando San Lucido, in provincia di Cosenza, fu dichiarata zona rossa. Gli sbarchi non si concluderanno tuona la governatrice che fa la voce grossa con il governo. Non si può far finta che il problema non esista per pregiudizi ideologici che non cambiano di molto la situazione già difficile in Calabria, pur se la l’emergenza è stata contenuta rispetto altrove, sostiene.
E infine tuona contro l’esecutivo da cui pretende di difendere quando fatto dai calabresi in questi mesi difficili che ancora non sono del tutto terminati.
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