Vieste, annega Rossano Cochis detto Nanu, l’uomo che fu il braccio destro di Renato Vallanzasca. Era in libertà condizionata
Il noto criminale Rossano Cochis, 73 anni, è morto annegato ieri pomeriggio a Vieste, in provincia di Foggia. Stava trascorrendo le vacanze sul Gargano e pare si fosse allontanato per un’escursione con il gommone. Si sarebbe tuffano in acqua e lì sarebbe stato colto da un infarto. Quando gli amici lo hanno ritrovato, era già morto.
Nanu, questo era il suo soprannome, ha trascorso più di quarant’anni in carcere perché condannato all’ergastolo. Tornato libero, viveva in libertà condizionata. Era noto per aver fatto parte della banda di Renato Vallanzasca, detta della Comasina, di cui era il braccio destro, gruppo criminale che dagli anni settanta organizzò vari sequestri di persona in Lombardia. Era nota anche con il nome de la mala di Milano. Vallanzasca aveva anche stretto accordi con la malavita organizzata.
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Rossano Cochis, una parabola criminale cominciata nel 1977
Rossano Cochis, bresciano, era stato condannato per la prima volta nel 1977 per sequestro di persona a scopo di estorsione, omicidio aggravato e partecipazione a banda armata, ma non solo. Nel suo curriculum criminale c’erano anche rapine e tanto altro, tra cui un’evasione dal carcere di La Spezia avvenuta nel nel 1976 per tentare di assaltare il carcere di Lodi con la sua banda per liberare Antonio Colia e quello di Lecco per liberare Antonio Rossi, altri membri del sodalizio criminale.
L’ultima volta è stato arrestato nel 2016 a Bernareggio per tentata estorsione ai danni di un ragazzo ventitreenne in una compravendita immobiliare di un appartamento di lusso a Milano.
Un reato grave quello di quattro anno fa ma che paragonato ai precedenti penali collezionati nel corso dei decenni precedenti, farebbe impallidire.
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