Hong Kong come terra di “scontro”. Ora interviene anche l’Australia e lo fa richiamando in patria i suoi cittadini. La tensione rimane altissima.
Altissima tensione a livello internazionale. È di poche ore fa la notizia riguardante il triangolo Australia-Cina-Hong Kong. L’Australia ha deciso di richiamare in patria tutti i cittadini australiani residenti nel territorio dell’ex colonia britannica. Preoccupa, e non poco, l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza nazionale. I rischi, secondo le istituzioni australiane, sarebbero connessi proprio alle nuove norme imposte da Pechino, nonché dalla Cina stessa, che in alcuni casi prevedono anche la detenzione a norme “vagamente definite”. Un aspetto vago non accettabile dall’Australia che, oggi come non mai, prende posizione direttamente contro il governo cinese e lo fa passando dal territorio di Hong Kong. Un altro intervento, però, viene messo in campo a favore dei cittadini dell’ex colonia britannica. Un aiuto per chi si trova nel territorio oceanico.
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Se è vero che, nelle ultime ore l’Australia ha mosso il famoso “piede di guerra” nei confronti del governo cinese, esplicando, a tutti gli effetti, la propria disapprovazione sulla nuova legge riguardante la sicurezza nazionale, dall’altra parte, sempre il governo australiano, è voluto intervenire a favore dei cittadini di Hong Kong su territorio oceanico. Il primo ministro Scott Morrison, assieme alla sua squadra di governo, ha deciso di sospendere l’accordo di estradizione con Hong Kong. Un gesto forte e chiaro. Il governo ha altresì deciso di estendere la durata dei visti a circa 10 mila cittadini di Hong Kong residenti in Australia da almeno cinque anni. Non solo l’allungamento del visto, ma anche l’offerta di posizioni permanenti a studenti e lavoratori attualmente residenti nel Paese. In molti continuano a dirsi preoccupati sulle vicende, presenti e future, in relazione a questa nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina sul territorio di Hong Kong. Si ha quasi la sensazione che un periodo buio si stia aprendo in punti nevralgici dell’intero globo.
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