Appalti truccati forniture per le forze armate: stamane operazione a Roma con trentuno misure cautelari eseguite. Sessantaquattro indagati
Appalti truccati per le forniture delle forze armate. A Roma stamattina la squadra mobile ha eseguito operazione denominata “Minerva” che ha portato all’esecuzione di trentuno misure cautelari. In tutti sono coinvolte sessantaquattro persone. I reati contestati sono frodi, turbative d’asta e sistematiche corruzioni negli appalti. C’era un tariffario per preciso per la corruzione: le tangenti pagate erano pari al 10% del valore degli appalti. Ma non c’era solo un giro di soldi. La corruzione riguardava anche l’assunzione di amici e parenti.
Nell’operazione scattata oggi all’alba sono rimasti coinvolti imprenditori e pubblici ufficiali delle forze dell’ordine con diversi gradi. Le indagini sono durate un anno: attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica, ma anche i pedinamenti nei confronti di imprenditori e ufficiali.
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Delle trentuno misure cautelari disposte dal Gip della Procura capitolina, per sette persone indagate sono stati firmati gli arresti domiciliari, per cinque misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Per diciannove imprenditori, invece, è stato disposto il divieto divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione e di esercitare l’attività imprenditoriale.
I filoni dell’inchiesta sono due: in un primo è emerso di come le ditte facevano “cartello” tra loro per non pestarsi i piedi e non essere concorrenti, in particolare nelle forniture delle divise. Nel secondo, invece, sono stati accertati episodi delittuosi di membri dell’Aeronautica Militare al servizio di privati. L’indagine ha permesso di svelare che la cifra della frode si aggira sui diciotto milioni di euro.
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