Scossa di terremoto nell’Avellinese: la terra trema nell’Irpinia, al confine con il Beneventano. Lo sciame dura da stamane
Scossa di terremoto nell’Avellinese, a due km a sud ovest rispetto a Rocca San Felice, in Irpinia. Magnitudo di 3.0 della scala Richter, il sisma ha avuto una profondità di 13 km; è stata localizzata dalla sala sismica di Roma, all’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. E’ un vero e proprio sciame sismisco quello che sta colpendo l’area in questi ore; registrate, infatti, ben quattro scosse, infatti, tra Sant’Angelo dei Lombardi e, appunto, Rocca San Felice, lì dove si è registrata la più forte come magnitudo.
La scossa è stata avvertita da gran parte della popolazione ma al momento non si registrano danni a persone o cose; una scossa di tale intensità, d’altronde, viene catalogata come “poco leggera” nonostante venga avvertita dalla popolazione locale.
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L’Irpinia è una zona altamente sismica ed in quell’area si ebbe il terremoto più devastante in Italia dal dopoguerra ad oggi. Ci riferiamo, naturalmente, a quello del 1980 che distrusse quasi tutto l’avellinese e gran parte del Sannio, con danni ingenti anche nel napoletano. Decimo grado della scala Mercalli, il 23 novembre 1980, alle 19.35, la terra tremò in Campania ed in Basilicata, provocando 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 280.000 sfollati. Un vero e proprio disastro, con la ricostruzione lentissima e protratta per anni, ancora fino ad oggi; in molte zone vi sono lavori e cantieri aperti ancora oggi, segnale inequivocabile di come il post sisma non fu gestito in maniera corretta.
Ed è quindi naturale immaginare come scatti subito la paura nelle menti dei cittadini irpini e sanniti che rivivono ancora nelle loro menti quello che accadde quasi 40 anni fa, una pagina di storia davvero indelebile.
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