Vladimir Putin: un uomo solo al comando. Il Presidente della Repubblica potrà ricandidarsi ancora alla guida della Russia
Vladimir Putin potrà restare in carica fino al 2036, ricandidandosi per altri due mandati. Il Cremlino ha presentato un disegno di legge costituzionale attraverso alcuni emendamenti; quello più importante riguarda proprio l’abolizione del divieto di ricandidatura, dopo due mandati consecutivi dando via libera a Putin.
Le operazioni di voto in Russia vanno avanti da una settimana ma i dati parziali sono più che incoraggianti per l’ex spia del Kgb; pare che oltre il 70% abbia votato a favore, estendendo di fatto la possibilità a Putin di continuare a guidare il Paese.
Il Parlamento russo, nonostante il coronavirus, ha approvato in tempi brevissimi l’emendamento, poi la legge è passata alla Duma in terza lettura fino alla Camera Alta, il Consiglio della Federazione. Ricevuto l’ok dalla Corte Costituzionale, l’ultima parola spettava ai cittadini attraverso il voto.
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Non è necessario il quorum del 50% per questo tipo di voto in Russia, quindi gli emendamenti saranno approvati con la semplice maggioranza. Oltre alle modifiche sulla ricandidatura alla guida del Paese, i russi si son trovati emendamenti anche sugli aspetti civili della vita. In primis la tutela del matrimonio inteso tra uomo e donna, fino a considerare i bambini una priorità della Russia, con lo Stato che avrà come obiettivo il proteggere e preservare la cultura multietnica propria del Paese.
Non mancano, poi gli aspetti politici, come la sovranità dello Stato, con divieto di qualsiasi tentativo o appello ad alienare parte del suo territorio.
Le operazioni di voto, causa pandemia, si sono svolte in parte in modo virtuale in parte andando ai seggi. Ai cittadini è stata data la mascherina e sono stati rispettati tutti i rigidi protocolli.