Ad Hong Kong, con l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza nazionale, arriva, immediatamente, il primo arresto. La tensione rimane altissima.
Altissima la tensione ad Hong Kong. È di ieri, la notizia dell’approvazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, tanto voluta dalla Cina, che ha ormai, a tutti gli effetti, inglobato il territorio dell’ex colonia britannica. In molti erano preoccupati per l’entrata in vigore di questa nuova legge, che a detta di tanti mira a punire soprattutto gli oppositori. Coloro che in questi mesi di grandi proteste e lunghe manifestazioni si sono messi di contro all’intervento cinese. Un oppositore politico, alla Repubblica Popolare Cinese, è Joshua Wong. L’attivista pro democrazia, proprio ieri, aveva dichiarato su Twitter: “La legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina segna la fine della Hong Kong che il mondo conosceva, la città diventerà uno stato di polizia segreta”. Per poi dare le dimissioni da Demosisto, partito nel mirino per le campagne pro suffragio universale e la richiesta di sanzioni contro gli abusi sui diritti, della Cina.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Usa, altro blocco verso Hong Kong: approvata la legge sulla sicurezza nazionale. Interviene anche Joshua Wong
Nemmeno ventiquattro ore e la polizia di Hong Kong effettua il primo arresto in “relazione” alla nuova legge sulla sicurezza nazionale. In manette finisce un uomo (del quale non si conosce ancora né nome né età) che, secondo quanto riportano i media locali, era in possesso di una bandiera della Hong Kong indipendente. Non si capiscono ancora le dinamiche dell’arresto, precisamente dov’è avvenuto: se in strada o direttamente nella casa dell’uomo finito in manette. Se fosse confermata quest’ultima ipotesi il fatto sarebbe ancor più grave, con la polizia che penetra direttamente nelle proprietà private, effettuando controlli a tappeto e ipotetici e futuri arresti. Sempre la polizia, ha usato, per la prima volta, la bandiera viola. Un segnale forte, che vale come monito ai manifestanti che utilizzano bandiere o striscioni illegali. Ad Hong Kong gli scenari politici e sociali stanno cambiando radicalmente nel corso delle ore e la tensione resta più alta che mai.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Elezioni Usa, Joe Biden annuncia la “ritirata” dai comizi elettorali