Bonus vacanze: pochissime le strutture aderenti. Sarà un flop?

Bonus vacanze: pochissime le strutture aderenti a questa misura posta in essere per risollevare il settore turistico, ecco cosa non convince gli albergatori. 

Il 1 luglio è una data importante per molti italiani. Oggi partono infatti alcune delle misure messe in campo dal governo per risollevare l’economia dopo la fase critica dovuta al lockdown e alle ripercussioni economiche del coronavirus. Bonus vacanze e sconto fiscale per ristrutturazioni partono proprio oggi.

Al momento in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, solo il 4% degli hotel è disposto ad accettare il bonus come metodo di pagamento. La percentuale varia a seconda dell’area di riferimento, nelle città di interesse artistico e culturale scende anche sotto al 4%. Il motivo è da riscontrare nel meccanismo di funzionamento della misura. Vediamo il perché nel dettaglio.

Bonus vacanze: perché gli alberghi non aderiscono alla misura

Bonus vacanze
Bonus vacanze (Getty Images)

Il problema principale del bonus sta nel fatto che l’80% viene compensato solamente nel mese successivo mentre il 20% è uno sconto che si fa al cliente. Dunque sarà impossibile che tutte le strutture vi aderiscano. Fa sapere all’ANSA il presidente di Federalberghi, Bermabò Bocca.

Altro aspetto da non sottovalutare è la difficoltà tecnica della richiesta: “E’ difficile accedervi specialmente per chi non è molto esperto di nuove tecnologie e genera incertezze per le imprese”, dichiara Corrado Luna Bianca, direttore di Assoturismo e Assohotel Confesercenti.

Ad ogni modo è anche possibile che la situazione migliori di qui a qualche mese, posto che il bonus continuerà ad essere disponibile per tutto il 2020. Ricordiamo che a poterne beneficiare saranno sempre i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 40 mila euro.
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