Morte Marco Pantani: era il febbraio del 2004 quando al residence Le Rose di Rimini venne rivenuto il corpo senza vita del Pirata. Il ciclista fu dichiarato morto per un’overdose di farmaci.
È stato uno dei ciclisti, e più in generale degli sportivi, più dibattuti, discussi e controversi della storia italiana. Di Marco Pantani verranno ricordate le grandi vittorie sulle cime più alte del Giro d’Italia e del Tour De France, ma anche le cadute e le sue debolezze. Una su tutte, una dipendenza che lo gettato nel baratro, in particolar modo dopo una ancora misteriosa squalifica che gli tolse un Giro d’Italia già vinto, al termine di una tappa conclusasi a Madonna di Campiglio.
Stasera a Le Iene parla lo spacciatore del Pirata, Fabio Miradossa, che ha rilasciato importanti dichiarazioni circa la morte del ciclista.
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Come è morto Marco Pantani? Parla lo spacciatore
Marco #Pantani è stato ucciso? Ecco tutto quello che non sembra tornare nella ricostruzione ufficiale del suicidio. Prima parte dello Speciale #LeIene di Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese in onda in replica su Italia1 https://t.co/SX9psNKfSl
— Le Iene (@redazioneiene) June 29, 2020
Arresto cardiaco dato da un eccesso di uso di cocaina, che ha provocato anche un edema polmonare e cerebrale. Questa la motivazione ufficiale dietro la morte di Marco Pantani. Questo quanto depositato dagli inquirenti dopo le indagini, ma più di qualcosa non torna e a distanza di 16 anni tornano le ombre sul decesso del Pirata nativo di Cesenatico. “Hanno detto che Marco era in pieno delirio per gli stupefacenti, ma io sono convinto che quando è stato ucciso era lucido“ ha detto Miradossa ai microfoni de Le Iene. Le parole dello spacciatore dell’ex ciclista poi sono forti: “Non è morto per la cocaina. Magari chi l’ha ucciso non voleva farlo, ma è stato ucciso.”
Fabio Miradossa fu il pusher di Pantani nei 6 mesi precedenti la morte dello sportivo.
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