Altro bagno di sangue per l’ennesima e ingiustificabile sparatoria in Usa, questa volta in California, dove hanno perso la vita due persone.
È sempre la solita pappa. È sempre la solita tragedia. Quella che si è consumata in Usa, questa volta in California. Durante una sparatoria sono morte due persone e altre quattro (solo per ora) sono rimaste gravemente ferite. Una macchina d’olio quella che, negli Stati Uniti d’America, continua ad allargarsi, da anni, anzi decenni, senza conoscere, se non fine, quanto meno una lunga sosta. La maggior parte delle volte (per non dire sempre) vengono prese di mira scuole (da ragazzi dell’istituto stesso) e centri commerciali, ove c’è una concentrazione consistenze della popolazione dello stesso territorio di tali tragedie. L’ira della cultura americana, quella che vende armi come fossero biscotti o caramelle. La domanda, banale ma mai scontata, è sempre la stessa: si può ancora dare, ad un uomo, la possibilità di entrare con un fucile dentro un centro commerciale e sparare all’impazzata?
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Esattamente una settimana fa c’era stata la sparatoria di Seattle, avvenuta in modalità differenti. Durante le proteste per una manifestazione di Black Lives Matter, dove un uomo aveva perso la vita e un altro rimasto in condizioni gravissime. Questa volta è toccato alla Califorina bagnarsi di sangue, per colpa dei “fucili impazziti” maneggiati da uomini senza alcun controllo. L’artefice della sparatoria in questione è un uomo che, una volta entrato nel parcheggio di un centro di distribuzione della catena di negozi al dettaglio Walmart a Red Bluff, si è schiantato con la propria auto al centro della struttura. Sceso dalla macchina ha aperto il fuoco, sparando sulla folla, senza alcun motivo (come spesso accade in America). Dopo i diversi spari e le varie uccisioni, l’omicida è stato raggiunto dai proiettili delle pistole dei poliziotti. È morto poi in ospedale. Altra follia in Usa, altro amaro e ingiustificabile bagno di sangue di persone innocenti.
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