Ragazzo gay aggredito a Pescara da un branco di sette persone. Camminava mano nella mano con il suo fidanzato. Le condizioni dell’aggredito
Un ragazzo gay è stato aggredito a Pescara da un brabnco di sette ragazzini. Un vero atto criminale ed omofobo quello ai danni di un giovane abruzzese la cui unica “colpa” era quella di passeggiare in compagnia del fidanzato 22enne mano nella mano. L’aggressione è avvenuta in tarda serata e compiuta sul lungomare vicino la Nave di Cascella. Nel branco che ha colpito violentemente il ragazzo faceva parte anche una ragazza.
Gli insulti prima di passare all’aggressione vera e propria che è costata il ricovero in ospedale per il giovane 25enne, ex studente universitario. Il ragazz infatti dopo il pestaggio è rimasto a terra e portato al nosocomio più vicino. Gli esami del caso gli hanno riscontrato una frattura della mascella sinistra. Davvero un brutto colpo.
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Ragazzo gay aggredito a Pescara: “Non li perdono”
“Non li perdono” le parole dell’aggredito agli organi di stampa. Vibilmente scosso, il ragazzo che vive peraltro fuori regione, ha spiegato solo di provare tanta pena per quel branco. I due, al momento dell’aggressione, erano diretti verso casa, situata nella zona nord della cittadina abruzzese.
Beffa nella beffa è il giorno scelto per l’aggressione di stampo omofobo; nelle stesse ore del pestaggio infatti, si è tenuto al Circolo Aternino la “festa” per l’Abruzzo pride, in concomitanza con la maratona virtuale per l’orgoglio gay che quest’anno ha sotituito le tradizionali parate per le strade delle città, annullate causa Covid.
Gi inquirenti sono al lavoro per provare ad identificare gli autori del barbaro gesto.