Razzismo, Coca Cola abbandona Facebook

Il marchio Coca Cola prende le distanze da Facebook e da altri social network: poche iniziative contro la lotta al razzismo

Tempi duri, ma anche tempi di “rivoluzione”, nel periodo da Covid-19. Il marchio della Coca Cola abbandona Facebook, dal 1 luglio sino a data da destinarsi, accusandolo di non fare abbastanza per la lotta al razzismo. Non solo Facebook: fuori anche da canali importanti quali Instagram, YouTube, Twitter e altri social media incolpati, sempre, di non fare abbastanza (alcune volte di non fare addirittura nulla di concreto) per fermare la divulgazione di contenuti d’odio, di violenza ed appunto di razzismo soprattutto nei vari video o immagini immesse nelle varie piattaforme. Una presa di posizione dura, ma lodevole. Una voce grossa, quella del marchio Coca Cola, che punta ad aumentare il volume sulla questione razzismo. Una voce che si espande a macchia d’olio in queste ultime settimane e che non sembra cessare, fortunatamente, la sua corsa. Anzi, forse è solo l’inizio… che, per il momento e come detto poc’anzi, prenderà piede tra pochi giorni, esattamente il 1 di luglio.

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Razzismo: Coca Cola non è l’unica a prendere le distanze dai social network

videochiamate su whatsapp
Mark Zuckerberg (Wikipedia)

Nelle ultime settimane avevamo visto un accenno di movimento da parte dei social network. In particolare Facebook, con Mark Zuckerberg che si era dato da fare per rimuovere alcuni post violenti e a sfondo razzista pubblicati e sponsorizzati dal team di Donald Trump. Non è ancora abbastanza, o forse, per sollecitare a compiere altri passi, il gigante marchio americano (Coca Cola) ha deciso di fermare ogni tipo di pubblicità sul social stesso. Al boicottaggio, promosso dalla campagna Stop Hate for Profit, (tradotto in italiano: basta odio per profitto) hanno aderito altri colossi come Unilever e Verizon e società come Patagonia e North Face, fermando ogni tipo di loro pubblicità su queste piattaforme digitali.

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