Cioccolatini razzisti? Petizione online per la mascotte controversa

L’azienda spagnola Lacasa è al centro delle polemiche per la mascotte dei cioccolatini “Conguitos”, da molti ritenuta razzista.

Dopo settimane di proteste e manifestazioni antirazziste negli Stati Uniti e nel mondo, iniziate dopo l’uccisione di George Floyd, il tema del razzismo culturale è tornato centrale anche in Europa. Molte contestazioni del movimento Black Lives Matter si sono concentrate intorno a simboli considerati discriminatori. Ciononostante qui simboli sono spesso ignorati o tacitamente ammessi da una parte della popolazione. Oggetto di critiche sono state anche immagini pubblicitarie molto diffuse.

Nei giorni scorsi in Spagna ha ripreso vita una polemica già in corso da tempo intorno alla mascotte di una nota marca di cioccolatini. Sono i conguitos, ovetti di cioccolata con ripieno di arachidi molto popolari e diffusi fin dagli anni Settanta e Ottanta. L’azienda dolciaria che li produce, Lacasa, subisce da tempo aperte contestazioni da parte dell’opinione pubblica per la comunicazione pubblicitaria legata a questi cioccolatini, sostanzialmente invariata negli anni.

La mascotte dei conguitos dovrebbe essere una stilizzazione grafica di un capo di una tribù africana, presumibilmente congolese (per richiamare il nome dei cioccolatini). Riproduce abbastanza fedelmente gli stereotipi razzisti del XX secolo, a cominciare dalle labbra grosse e rosse e l’assenza di qualsiasi indumento. A urtare la sensibilità di molti, riferiscono i media spagnoli, è anche l’idea stessa che un cioccolatino nel 2020 sia associato per scopi pubblicitari al colore della pelle.

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La petizione online contro i “Conguitos” e la difesa dell’azienda

conguitos cioccolatini
La mascotte dei cioccolatini conguitos (Wikipedia)

Una petizione sulla piattaforma Change.org, scrive il quotidiano spagnolo El Pais, richiede all’azienda Lacasa di scusarsi pubblicamente con la popolazione nera. La petizione, che chiede anche di destinare una parte dei ricavi alle organizzazioni contro il razzismo, ha già raccolto oltre mille firme.

L’azienda Lacasa – che ha un fatturato annuo di circa 150 milioni di euro – si è difesa contestando il punto delle polemiche. Ritiene che il simbolo non sia razzista e adduce come prova il fatto che nel caso dei conguitos al cioccolato bianco la mascotte sia appunto di colore bianco. L’illustratore Juan Tudela Férez, autore dell’immagine negli anni Sessanta, ha detto in un’intervista che oggi non disegnerebbe mai la mascotte in quel modo.

“Le cose devono essere però giudicate nel loro contesto storico”, ha aggiunto l’illustratore. Juan Tudela Férez ha spiegato che in quel tempo l’indipendenza del Congo belga aveva acceso l’interesse mediatico e avviato un’incredibile proliferazione delle rappresentazioni esotiche di quelle popolazioni.

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