Riapertura scuola, il 1 settembre al via i corsi di recupero. Il 14 invece il primo vero giorno. Un metro di distanza tra gli alunni
Per la riapertura della scuola a settembre, gli Enti locali e la Conferenza delle Regioni hanno trovato l’accordo sulle nuove linee guida. Il 1 settembre i battenti riapriranno per i corsi di recupero. Il primo vero giorno di scuola, invece, sarà il 14.
“Ottimo risultato” ha detto Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni. Peppe De Cristofaro, sottosegretario all’istruzione intervenuto a SkyTg24, ha invece auspicato che per il 20 settembre si riescano a trovare i luoghi alternativi alla scuola dove svolgere le lezioni.
Nella bozza del documento approvato viene rimarcato come il metro di distanza sia fondamentale tra gli alunni.
Soddisfatto anche il ministro della Salute Roberto Speranza. “È essenziale investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza”, ha detto secondo l’Ansa.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>Piano scuola: le novità a partire da settembre
Ma la partita non si è chiusa. C’è ancora tanto da lavorare perché l’accordo di oggi è stato solo il primo passo verso la riapertura delle scuola. Enti Locali e Conferenza delle Regioni hanno dato l’ok seguendo le linee guide fornite dal Ministero della Salute e dal Comitato Tecnico Scientifico. C’è infatti il no della Regione Campania con De Luca che vuole chiarezza sui fondi e il numero dei docenti.
Resta l’autonomia decisionale per gli istituti che potranno utilizzare anche il sabato. L’ingresso degli alunni in classe, infatti, dovrebbe essere a gruppi in base al grado. E in alcuni casi non è da escludere la DaD, la Didattica a Distanza, che in questi mesi di chiusura tanto ha fatto discutere.
Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che ha presieduto l’incontro, ha affermato che in questa occasione c’è stata lealtà e collaborazione tra il governo, le regioni e gli enti locali.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>Scuola, presidi in rivolta: “Ci chiedono di trovare soluzioni da soli”