Scoppiati altri due nuovi focolai da coronavirus. Il territorio colpito è quello della Val d’Ossola, con 13 persone contagiate.
Nella giornata odierna sono stati segnalati altri due focolai da coronavirus. Il territorio colpito è quello della Val d’Ossola e secondo i primi accertamenti sarebbero 13 le persone contagiate. Il tutto riconducibile al mondo del lavoro frontaliero, il cosiddetto frontalierato. Come detto poc’anzi le persone contagiate risultano essere tredici. Tutte quante venute a contatto, per ora, con due lavoratori frontalieri. Il primo, dei due ragazzi poc’anzi citati, lavora la zona del Canton Vallese, l’altro, invece, è in Canton Ticino. Appena scoperti e divulgati i due nuovi focolai è prontamente intervenuta l’Asl, che ha spiegato fin da subito lo sforzo che sta facendo per indagare su diversi campi, primo su tutti quelli del mondo, o meglio, suoi luoghi di lavoro: “Il nostro sforzo è massimo, vogliamo indagare fino in fondo, sempre, com’è giusto che vada fatto”
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La notizia dei due nuovi focolai in Val d’Ossola tiene banco ma non è la sola a preoccupare nella giornata odierna. Prima di essa, nelle ultime ore, sono scoppiati altri casi come quello alla Bartolini di Bologna o a Mondragone (col duro attacco di Salvini a De Luca). Nuovi focolai che destano inquietudine e preoccupazione, sentimenti rilasciati nelle parole del virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università di Milano, il quale ha dichiarato, all’AdnKronos, di dover essere rapidi per spegnere le “nuove fiamme” di Covid-19 perché: “Dai e dai, il rischio che il virus sfugga c’è. Se i numeri di oggi mostrano che le cose procedono bene – procede il virologo – non dobbiamo fare l’errore di pensare che sia già tutto finito. Il virus c’è ancora, dunque il mio invito è quello di essere ottimisti ma prudenti.
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