Dopo l’allentamento delle restrizioni sono tornati a salire i casi di coronavirus in Europa. Tanti paesi iniziano a prepararsi per scongiurare l’ipotesi seconda ondata
Non sono buone le ultime notizie che si sono fatte registrare in tema coronavirus. Dopo più di un mese dall’allentamento delle restrizioni nella maggior parte dei paesi europei, c’è un nuovo aumento dei contagi. Un aumento verificatosi in Europa che preoccupa le istituzioni sanitarie, che temono una seconda ondata di epidemia che porterebbe al collasso non solo il sistema sanitario, ma anche quello economico. Ma bisogna sempre essere pronti al peggio, per questo da Bruxelles si lavora per arrivare a metà luglio con una comunicazione ufficiale sugli strumenti di prevenzione e di reazione in caso di nuova ondata. Intanto la rivista Nature Human Behaviour continua a ripetere quali sono le modalità per scongiurare questa ipotesi. Corretto uso della mascherina, igiene delle mani e distanziamento sociale: il solito mantra che stiamo vivendo da marzo.
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Seconda ondata coronavirus, come si preparano i paesi
La maggior parte degli Stati europei intanto si stanno preparando per bloccare sul nascere una seconda ondata di coronavirus. In Francia vengono operati all’incirca 250mila tamponi a settimana, per scovare eventuali asintomatici da arginare. La Francia teme che nel periodo autunnale possa esserci un ritorno del virus, e l’immunità collettiva non è abbastanza per arginare un’eventuale colpo di coda.
La tensione è alta anche in Germania, dove martedì si è dovuta ripristinare la quarantena per oltre 600.000 persone che abitano in alcune zone della parte occidentale del Paese, a causa di un nuovo focolaio nella zona del Nordreno-Vestfalia. Intanto in Germania c’è un braccio di ferro interno tra chi spinge per il ritorno alla normalità e chi frena per paura di una nuova crisi.