La Banca centrale del Brasile ha richiesto la sospensione dei pagamenti via WhatsApp, introdotti pochi giorni fa.
Il Banco Central do Brasil ha reso noto in un comunicato di aver sospeso il servizio di pagamenti via WhatsApp per “tutelare un’adeguata concorrenza nel settore”. Si tratta di una sospensione precauzionale, ha aggiunto. Servirà ad accertare la conformità del sistema rispetto alle leggi bancarie locali. Intanto i circuiti Visa e Mastercard, partner di WhatsApp in Brasile, non avranno l’autorizzazione a procedere con i trasferimenti di denaro previsti dal servizio.
Facebook, proprietaria di WhatsApp, aveva introdotto il nuovo atteso sistema di scambio di pagamenti soltanto nel mercato brasiliano, circa una settimana fa. Su questo fronte non è la prima battuta di arresto, per la grande azienda statunitense. Una prima fase di test era stata condotta in una parte del principale mercato asiatico, quello indiano. In quel caso non era poi arrivata l’approvazione finale per espandere a tutto il paese il nuovo servizio.
Parlando al sito americano TechCrunch un portavoce di WhatsApp ha dichiarato che l’intenzione dell’azienda è quella di continuare a offrire piena disponibilità a collaborare con gli istituti e la autorità bancarie brasiliane. Ha inoltre spiegato che è nell’interesse stesso del gruppo favorire lo sviluppo di un “modello aperto”.
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Secondo quanto riportato dai principali siti di news la Banca centrale del Brasile approfitterà del tempo di sospensione dei pagamenti su WhatsApp per valutare anche i potenziali rischi della nuova infrastruttura.
L’obiettivo di WhatsApp è finora sembrato quello di estendere il nuovo sistema di pagamenti in mercati in cui il servizio di messaggistica già rappresenta per molte piccole aziende l’unica presenza su Internet. Si calcola che siano già oltre 5 milioni i commercianti che utilizzano la versione business della app in tutto il mondo.