Coronavirus a Mondragone, Salvini accusa il governatore campano De Luca di parlare troppo. Zona rossa prorogata fino al 30 giugno, mancano persone all’appello
Continuano ad aumentare i contagiati nella zona di Mondragone, dichiarata immediatamente zona rossa dal governatore della Campania Vincenzo De Luca nei giorni scorsi dopo i primi test positivi. La stragrande maggioranza dei casi sono cittadini bulgari residenti in quattro dei cinque edifici divenuti centro del focolaio. Sulla situazione si è subito riacceso lo scontro tra De Luca e Salvini, con quest’ultimo che ha accusato il presidente campano di fare solo chiacchiere. “Come mi suggeriscono tanti amici napoletani, De Luca è ‘nu piatt vacant’. Tante parole ma zero fatti, e il caso è diventato ormai di dominio pubblico, accrescendo la tensione con la comunità bulgara”.
Non si è fatta attendere la risposta di De Luca, che si è difeso dicendo di aver agito in tempi record, isolando subito l’intera zona di Mondragone. “Stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi che sono arrivati dalla Bulgaria o da altre parti del mondo”.
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Coronavirus a Mondragone, alcune persone sono scomparse: nessuna traccia
Il trasferimento dei positivi al coronavirus di Mondragone al Covid Hospital di Maddaloni proseguono, ma un nuovo problema è rappresentato da alcune persone che non si riescono a rintracciare. Alcuni inquilini delle palazzine non si riescono a trovare, e sono probabilmente fuggiti per paura di perdere il lavoro. La maggior parte sono tutti braccianti agricoli di nazionalità bulgara. Nella giornata di ieri intanto sono stati trasferiti sei contagiati all’ospedale, e sono 19 quelli attualmente ricoverati. L’ordinanza sulla zona rossa di Mondragone sarà in vigore fino al 30 giugno, salvo nuove proroghe.