Porto Empedocle, 28 migranti positivi al coronavirus

Arrivati i risultati dei tamponi dei migranti salvati da Sea Watch e ora imbarcati sulla Moby Zazà: 28 positivi al coronavirus

Ventotto migranti positivi al coronavirus. Questo il risultato dei tamponi effettuati ieri sugli oltre duecento migranti portati in salvo dalla nave Sea Watch in acqua internazionali e portati poi sulla Moby Zazà, la nave messa a disposizione dal governo per la quarantena proprio dei migranti. Il risultato dei test al Covid è stato reso noto dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci con un post su Facebook.

Ventotto positivi su 209 persone sbarcate dopo che ieri uno dei migranti tratti in salvo era stato ricoverato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. La prima diagnosi era una sospetta tubercolosi poi è arrivato il risultato del tampone che aveva fugato via i dubbi: positivo al coronavirus. Con lui altre 27 persone che erano nella stessa imbarcazione intercettata dalla Sea Watch.

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Migranti positivi al coronavirus, Musumeci: “Ci davano dei razzisti”

porto empedocle
Controlli per i migranti (Getty Images)

I 28 migranti positivi al coronavirus sono ora sulla nave-quarantena a Porto Empedocle. La loro positività è stata comunicata dal Governatore Musumeci che ha voluto anche rispondere alle critiche piovutegli addosso nelle scorse settimane quando spinse proprio per l’istituzione di una nave dove fr trascorrere il periodo di quarantena ai migranti.

“E’ una soluzione che abbiamo pretesto con caparbieta – scrive Musumeci che rivendica quella scelta – per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’Isola, senza poterli circoscrivere e controllare” . Con la positività di oggi “si capisce meglio quella nostra richiesta” continua il presidente della Regione Sicilia. Poi aggiunge anche: “Chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione”.

Musumeci preannuncia provvedimenti sanitari per le prossime ore e avvisa anche il Governo: “Che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte”.

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