Atalanta-Lazio ad alta tensione, i retroscena sui veleni tra le due squadre

Atalanta-Lazio oltre a essere una partita importante per l’alta classifica, è una sfida ad alta tensione e a rischio veleni: i retroscena e tutti i motivi per cui in campo saranno scintille.

La Lazio torna a giocare una partita ufficiale di Serie A a più di tre mesi dall’ultima volta. E lo fa contro un’avversaria tosta come l’Atalanta, per giunta sapendo che la Juventus prima in classifica ha già vinto aumentando momentaneamente a quattro i punti di vantaggio.

La partita di Bergamo è la più attesa dell’intera ventisettesima giornata e si preannuncia ad alta tensione. Una sfida al veleno con dei retroscena che mettono ancora più pepe al confronto che soprattutto per la Lazio può valere un’intera stagione.

Come riporta la “Gazzetta dello Sport” in edicola oggi, la rivalità nasce dalla finale di Coppa Italia dello scorso anno. A vincerla con il risultato di 2-0 fu la Lazio, ma l’Atalanta protestò non poco per un episodio che avrebbe cambiato la partita sul risultato di 0-0. Il colpevole secondo l’accusa degli orobici fu Calvarese in sala Var che non obbligò l’arbitro Banti ad andare a rivedere un fallo di mano di Bastos su un tiro di De Roon. «Non ci sono dubbi: rigore ed espulsione e questo avrebbe cambiato la partita», disse Percassi senior a fine partita. «Così si capovolge il regolamento, è una follia: oggi è una brutta giornata per il calcio» sentenziò Gasperini.

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Atalanta-Lazio
Gasperini (Getty Images)

Atalanta-Lazio, i precedenti che infuocano la partita di stasera

A partire dalla finale di Coppa Italia i rapporti tra le società di Atalanta e Lazio si sono fatti via via sempre più freddi. La partita del girone di andata è stata motivo di altri scontri verbali tra i club. In particolare Gasperini, furioso per la rimonta subita da 0-3 a 3-3, ebbe parole non carine nei confronti di Immobile: «Il primo rigore è ridicolo: Immobile ha fatto un passo e poi si è tuffato». Il secondo «una furbata: Immobile ha messo il piede davanti a De Roon. Peccato, ogni volta qui a Roma abbiamo sempre qualcosa di importante da sopportare». La Lazio rispose con un comunicato: «Le dichiarazioni di Gasperini sono ingiustificate e inaccettabili: rappresentano un’offesa alla professionalità e alla correttezza di Immobile, che non ha mai simulato nella sua carriera». L’Atalanta replicò: «Non ci sono tesi fantasiose né strampalate, solo il diritto di commentare».

Il terzo capitolo di un libro ancora aperto e che stasera potrebbe vivere di nuove tensioni è datato 20 febbraio. Sulla base dell’articolo 29 dello Statuto della Lega, l’Atalanta chiese di anticipare al 6 marzo la gara di campionato con la Lazio. Una gara che era prevista per sabato 7. Una richiesta di anticipo per avere come le altre squadre di Champions League un giorno di riposo in più in vista della partita di Valencia.

Il presidente della Lazio Lotito disse no e la Lega non intervenì perché per prassi l’accordo spetta ai due club. Da allora Percassi ha rotto definitivamente i rapporti col Lotito, Gasperini (che oggi sarà in tribuna perché squalificato) la prese con ironia: «Se vogliono giochiamo lunedì sera e andiamo a Valencia il martedì mattina…». Oggi Atalanta e Lazio tornano ad affrontarsi: non sarà un’amichevole.

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