Il centrodestra candida Francesco Acquaroli alla presidenza delle Marche ma Andre Scanzi insorge e attacca: la cena che fa incendiare le polemiche
“Votatelo uno così!”. E’ la chiusura ironica di un post che il giornalista Andrea Scanzi dedica a Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Marche. Un post in cui il deputato viene messo sotto accusa per una cena commemorativa della marcia su Roma. Qualcosa già si per sé deprecabile ma che sarebbe aggravata anche dal luogo in cui si è tenuta: Acquasanta Terme. Si tratta della cittadina dove nel marzo 1944 avvenne un eccidio firmato dalle forze nazifasciste. Quarantadue persone trucidate, molti civili e anche una bambina di 11 mesi.
Così Scanzi va all’attacco e ripercorre anche la carriera di Acquaroli: dalla candidatura precedente alla guida della Regione, deputato dal 2018, precedentemente sindaco di Potenza Picena.
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Le parole di Scanzi cadono in piena bufera per la candidatura di Acquaroli. Ed è proprio la partecipazione alla cena commemorativa della marcia su Roma e di Benito Mussolini a non poter essere tollerata da molti. “Rigurgiti revisionisti” attacca Articolo 1 che spiega come questi non riusciranno ad attaccare nella Regione.
Anche sui social la polemica divampa e si allarga anche ad altri candidati del centrodestra. Su Twitter un utente ricorda come tra questi ci siano: un condannato (Fitto), indagati (Caldoro e lo stesso Acquaroli) e anche Ceccardi che “sostiene che i medici calabresi guadagnano troppo. Ovviamente gli avversari politici vanno all’attacco: “Impresentabile candidato della destra” twitta Alessia Morani, Sottosegretaria di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico, rimarcando anche lei la cena commemorativa di Acquasanta Terme, organizzata dal segretario provinciale di FDI. Finora Acquaroli non ha risposto alle polemiche, ma si preannuncia una compagna elettorale infuocata.