A Seattle, durante una sparatoria, un uomo è rimasto ucciso, un altro è in condizioni gravi.
Nel corso di una sparatoria a Seattle, nella zona occupata dalle proteste per la morte di George Floyd, un ragazzo di 19 anni è rimasto ucciso, mentre un altro uomo, di età ancora sconosciuta, versa in condizioni gravissime. Non si conoscono bene le motivazioni di tale sparatoria, avvenuta poche ore prima degli strani accoltellamenti nel parco di Forbury Gardens nella città di Reading, in Inghilterra, zona che aveva ospitato una manifestazione di Black Lives Matter. Il fatto che desta preoccupazione è che continuano a morire vari ragazzi là dove qualcuno rivendica la morte di quell’uomo che esclamava “I can’t breathe”.
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La polizia ha dichiarato di aver avuto (per una situazione del genere) tante e troppe difficoltà ad accedere sul luogo della tragica sparatoria. Tali difficoltà in vista di una “folla violenta che impediva agli agenti un accesso sicuro alle persone rimaste colpite”, parole riportate dagli agenti presenti sul posto. I due feriti (prima di morire uno e di versare in condizioni gravi l’altro) sono stati portati in ospedale da medici dell’area della Capitol Hill Organized Protest (Chop). Una zona che i manifestanti hanno proclamato ‘senza poliziotti’. Non ci sono ancora novità sul sospetto (o sui sospettati), anche se la polizia sta usando le telecamera impiegate per le limitrofe manifestazione. Chiesto anche l’aiuto delle persone che si trovavano sul posto al momento della tragica sparatoria, finita appunto con un morto e un ferito grave.
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