Nessun accordo al vertice Ue sul Recovery Fund. Ai Paesi frugali si è aggiunta la Finlandia. Conte chiede di chiudere entro luglio. La giornata
Sul Recovery Fund non è stato trovato alcun accordo al Vertice Ue tenutosi oggi in videoconferenza tra i Capi di governo dei 27 Stati dell’Unione. Nessuna sorpresa ma tutto come ampiamente previsto.
Sarà decisiva a questo punto la riunione fisica che si terrà a luglio a Bruxelles; ultima data utile per trovare l’accordo sul Recovery Fund ed evitare tempi lunghi e soprattutto malumori che potrebbero degenerare. I capi di governo si sono focalizzati su divergenze consensi. L’obiettivo comune è fare in fretta, una buona notizia per l‘Italia, con Conte che ha chiesto rapidità.
La strada però sarà tutta in salita, con il vero negoziato che prenderà il via ora. Ai Paesi frugali anche la Finlandia che quindi si è allineata con le altre nazioni scandinave, decisamente rigide al pari dell’Olanda.
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Il fronte dell’Est, a differenza dei Paesi frugali, è apparso meno unito. Se Conte chiede rapidità e la chiusura dell’accordo a luglio, l’olandese Rutte ha avanzato dubbi sulla possibilità di trovare l’accordo entro i termini della pausa estiva. Merkel ha considerato appropriata la proposta della Commissione ma è Lagarde, presidente della Bce, a lanciare l’allarme.
I mercati stanno rispondendo bene perché fiduciosi nell’accordo tra i Paesi europei, ma il crollo è dietro l’angolo. Intanto il fronte degli ‘ambiziosi’ con Italia, Francia, Spagna e altri 8-9 Paesi più la Germania risulta consolidato.
Charles Michel, presidente Ue, ha quindi concluso il Consiglio con l’appuntamento fissato per metà luglio.
Terminato il Consiglio europeo. L’UE ha fatto un altro passo avanti. Siamo tutti consapevoli della posta in gioco. Dobbiamo raggiungere un accordo a luglio. #EuCo pic.twitter.com/ktmLgoTEdp
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) June 19, 2020