A Palermo la Squadra Mobile della Polizia ha arrestato Vincenzo Di Blasi, ex poliziotto: forniva informazioni sugli investigatori alla mafia
Dopo anni al servizio della giustizia, un poliziotto tradisce l’arma e collabora con la mafia. Questo è ciò che ha fatto Vincenzo Di Blasi, ex poliziotto di Palermo arrestato per aver passato informazioni private ai mafiosi. Già nel 2009 l’ex poliziotto fu arrestato e condannato a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo stesso capo d’accusa gli viene imputato oggi. Secondo le ricostruzioni, Di Blasi forniva al clan dei Marino informazioni sulle targhe e sui modelli delle auto degli investigatori. Torna dunque in carcere per la seconda volta e sempre per aver tradito l’autorità a cui aveva prestato anni di servizio e fedeltà.
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Brutto episodio di tradimento alle autorità in Sicilia. Vincenzo Di Blasi viene arrestato per la seconda volta per concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex poliziotto infatti forniva informazioni sugli investigatori al clan dei Marino. Fondamentali sono state le intercettazioni in cui l’ex agente veniva incaricato dal clan mafioso di andare in cerca di informazioni, sempre sotto pagamento. Essendo ormai fuori dalla Polizia, Di Blasi spesso si avvicinava agli ex colleghi per cercare di farsi dire le informazioni private. Grazie all’operazione denominata ‘spacca ossa’ della Dda di Palermo, sono finiti in manette anche Salvatore Amendola, già agli arresti domiciliari e J.V. che dovrà presentarsi obbligatoriamente alla Polizia Giudiziaria per favoreggiamento aggravato. Il clan dei Marino, aiutato da Di Blasi, agiva nel campo delle truffe assicurative oltre ad occuparsi dello spaccio di droga in terra siciliana.
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