Facebook prende le distanze da Dondald Trump. Cancellati spot che istigavano all’odio e alla violenza.
Facebook come Twitter. Il social network di Mark Zuckerberg cancella specifici spot della campagna elettorale di Donald Trump, ispirati all’odio e alla violenza. Il ”Team Trump” ha messo in campo anche simboli che si rifanno all’ideologia nazista, inconcepibili da vedere accostati e per la rielezione del Presidente degli Stati Uniti d’America. Tra i simboli in questione, utilizzati appunto nelle pubblicità andate in “onda” sulle pagine ufficiali di Trump e del suo vice, Mike Pence, appare quello che riprende il cosiddetto “marchio” usato sulle camicie date agli ebrei nel campo di Auschwitz: un triangolo rosso capovolto. Il simbolo, che venne usato dal regime nazista per indicare tutti gli avversari politici, è apparso in un messaggio elettorale a firma “Team Trump” in cui si attaccavano “i pericolosi criminali dei gruppi di estrema sinistra”.
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Poco più di due settimane fa, sempre Trump, venne preso di “mira” da Twitter che oscurò un suo tweet inerente agli scontri di Minneapolis dopo l’uccisione di George Floyd da parte di un’agente di polizia americano. Il presidente Usa scrisse: “Quando iniziano i saccheggi, si inizia anche a sparare”. Twitter dichiarò apertamente che il comportamento, virale, di Trump incitava alla violenza, violandone alcune regole basi. L’intero tweet non venne comunque rimosso del tutto, ma parzialmente oscurato. Resta da capire, fino a quando si può incitare alla violenza pur rimanendo nell’interesse dell’opinione pubblica?
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