Dopo un anno dalla messa in onda su Sky di Chernobyl, la serie prodotta da HBO sbarca anche in chiaro su La7. 5 puntate che ripercorrono la storia della tragedia del 1986.
Da stasera si torna indietro nel tempo su La7. Il canale televisivo inizia infatti la trasmissione di Chernobyl, la serie che un anno fa incollò, su Sky, milioni di spettatori al piccolo schermo. Un prodotto targato HBO che ha raccolto grande successo e che da stasera, in Italia, si potrà vedere anche in chiaro. 5 puntate dalla durata che va dai 60 ai 70 minuti in cui si ripercorre la tragedia che si consumò nell’aprile del 1986 nella centrale nucleare di Chernobyl. Tre serate evento per ricordare il disastro provocato dall’esplosione di uno dei reattori, a pochi chilometri dalla cittadina di Pripiyat, in Ucraina. C’è però una storia che non è stata raccontata.
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In molti conosceranno gli eventi legati al disastro nucleare della centrale ucraina. I morti, solo la sera dell’incidente, furono trenta; mentre è incalcolabile il numero di vittime per radiazioni nei mesi (o anni) successivi. C’è però un ‘retroscena’ che in pochi conoscono e che nella serie non viene menzionato, legato al cosiddetto “Elephant Foot“, il piede d’elefante, considerato per anni l’ammasso di materia più pericolo e mortale al mondo. Si tratta appunto di una massa pesantissima di materiale radioattivo fuoriuscito dal reattore danneggiato che, colando, ha assunto la forma di un piede d’elefante. Una massa di materia dal peso calcolato di circa 2 tonnellate che venne studiato da vari ricercatori accorsi sul posto pochi mesi dopo il disastro, ignari del pericolo al quale si erano sottoposti. Secondo i calcoli effettuati, la quantità di radiazioni emessa da questo ‘piede’ aveva la capacità di provocare la morte di un uomo in circa 300 secondi.
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