A Digione, in Francia, giorni di caos e disordini per i violenti scontri tra bande di ceceni e nordafricani. La cittadina in subbuglio, interviene la polizia.
Digione, comune di poco meno di 160 mila abitanti a est della Francia, sconquassata da violenti scontri tra bande di etnia cecena e nordafricana. Situazione critica nel paese, dove da ormai tre giorni a questa parte violenti scontri hanno monopolizzato l’attenzione pubblica. Momenti di guerriglia urbana nella cittadina francese: un centinaio di nordafricani, per lo più marocchini e molti dei quali pesantemente armati, hanno allestito veri e propri posti di blocco per tenere lontano le bande di ceceni. Il tutto per il controllo dei traffici di droga. Si è reso necessario l’intervento della polizia, ma i disordini a Digione proseguono.
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Nel bel mezzo del periodo delle lotte per la rivendicazione dei diritti dei neri, che fanno seguito alla brutale uccisione negli USA di George Floyd, in Francia esplodono i disordini tra bande di differente etnia. Jean Marie Le Pen ha affidato a Twitter tutto il suo disappunto: “Guardate com’è ridotto il Paese… crepacuore“. Il presidente onorario del Fronte Nazionale chiede, attraverso un cinguettio, una modifica sostanziale delle leggi sui migranti.
Intanto a Digione le forze dell’ordine sono intervenute in assetto anti sommossa per ristabilire il controllo della città. I team SWAT stanno cercando di placare la tensione e di riportare l’ordine nella cittadina della Francia orientale dopo 3 giorni di assoluta tensione e spari da arma da fuoco tra le vie del paese.
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