Coronavirus, Zaia: “La discesa è rallentata”. E’ guerra totale con il Governo per la Laurea in Medicina

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato della situazione relativa al Coronavirus e del nuovo corso di Laurea in Medicina a Treviso, bloccato dal Governo

Intervenuto in diretta dalla sede della Protezione Civile di Marghera, Luca Zaia, governatore del Veneto, ha dato gli ultimi aggiornamenti sulla situazione relativa alla pandemia di coronavirus. “La curva è in discesa, ma è rallentata da quando sono iniziate le riaperture. Non c’è bisogno di allarmarsi, ma ho il dovere morale di precisarlo.”

Sulla riapertura delle scuole: “Ci saranno novità nei prossimi aggiorni, attendiamo notizie da Roma. Sicuramente ci sarà il distanziamento sociale, sia tra i ragazzi che con i docenti, ma non penso ci sarà bisogno della mascherina. Quella verrà utilizzata solo durante gli spostamenti. Elezioni? Speriamo di non farle all’interno dei plessi scolastici per evitare ulteriori disagi.”

Doveroso un messaggio per i maturandi, che domani inizieranno gli esami. “Una volta terminati gli esami accettate qualsiasi mestiere – ha detto Zaia -, anche provvisorio, è fondamentale per fare nuove esperienze.”

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Laurea in Medicina a Treviso, è scontro tra Zaia e il Governo

Zaia
Luca Zaia (Facebook)

E’ scontro totale tra il governatore del Veneto Luca Zaia e il Governo sull’avvio del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso. “Adesso si andrà in tribunale”, ha detto Zaia senza giri di parole, intenzionato ad andare fino in fondo e invitando lo stesso gli studenti ad iscriversi. Da Roma è arrivata la bocciatura all’avvio del corso, ma Zaia è deciso a non fare marcia indietro. “Ieri abbiamo incontrato i ministri Gualtieri, Boccia e Speranza, non abbiamo trovato nessun accordo, ma il Veneto non arretrà di un millimetro. Si andrà in tribunale davanti alla Corte Costituzionale, non vedo altre soluzioni. Mi aspettavo ci fosse un minimo di disponibilità, ma purtroppo non è così. Ci contestano la programmazione e l’utilizzo di 6 milioni di euro prelevati dal fondo di 9 miliardi della Sanità regionale.”

 

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