Cinema riaperti ma è polemica: solo poche sale ce la fanno

Non tutti i gestori delle sale ritengono sostenibile la riapertura dei cinema ammessa dall’ultimo dpcm.

Da lunedì 15 giugno possono riaprire in Italia, tra le altre numerose attività, anche cinema e teatri. Si tratta di una riapertura stabilita dal decreto ministeriale dell’11 giugno scorso, lungamente atteso dagli esercenti. Il rispetto delle rigide normative è tuttavia penalizzante secondo molti gestori delle sale, la maggior parte delle quali sono rimaste chiuse.

Le tutele e i sostegni sono inoltre carenti, secondo il presidente dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (ANICA).

Poche sale riaperte in Italia

cinema riaperture
(Getty Images)

Si calcola che soltanto una percentuale compresa tra il 2,5 e il 10 per cento delle sale italiane aderirà alla riapertura del settore entro questo fine settimana. Secondo il direttore generale dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema e Multiplex, Simone Gialdini, questa prima ripartenza ha più un valore “simbolico” che concreto. Gli esercenti hanno apprezzato il passo avanti rispetto ai protocolli e alle misure contenute nei precedenti decreti.

Non sarà obbligatorio indossare la mascherina durante la proiezione. Ogni sala potrà contenere un numero massimo di spettatori compatibile con il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e comunque non oltre 200. In molti casi i costi da sostenere per l’adeguamento dei locali e il rispetto dei protocolli rende la ripresa una scelta non redditizia. Per questa ragione il settore continua a chiedere garanzie relativamente ad assicurazioni e sostegni per la ripresa.

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Cinema, le norme da rispettare per la riapertura

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(Getty Images)

A partire da oggi, lunedì 15 giugno, gli spettatori potranno tornare nelle sale cinematografiche riaperte. Potranno occupare sedili contigui soltanto nel caso in cui siano persone abitualmente conviventi. In qualsiasi altro caso i gestori dovranno imporre una distanza minima di un metro tra un posto a sedere e l’altro, sia rispetto a una stessa fila del posto occupato sia rispetto alle file davanti e dietro. Obbligatorio mettere a disposizione degli spettatori, in più punti e in particolare all’ingresso, prodotti per l’igiene delle mani.

Occorrerà indossare le mascherina sia in ingresso che in uscita dalla sale, e servirà indossarla anche per andare in bagno. È previsto un numero massimo di 200 spettatori per le proiezioni al chiuso. Il numero sale a 1.000 nel caso di proiezioni all’aperto, ma sempre nel rispetto della distanza interpersonale. Le indicazioni contenute nel decreto consigliano di privilegiare i servizi di prenotazione del biglietto online. Servirà infine favorire il ricambio frequente dell’aria e disattivare completamente la funzione di ricircolo dell’aria in caso di utilizzo di impianti di condizionamento.

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