Alta tensione in ambito coronavirus che arriva direttamente dall’America Latina: il Sindaco di San Paolo, Bruno Covas, positivo al Covid-19.
Continuano a preoccupare le situazioni in Brasile. Il coronavirus non arresta la sua corsa in una delle più importanti e grandi nazioni dell’America Latina, anzi, arriva anche nelle stanze delle istituzioni. A farne le spese è Bruno Covas, sindaco di San Paolo, la più grande città brasiliana. La notizia arriva direttamente in mattinata e sconvolge tutta la popolazione. Covas non dà segni, o meglio, non mostra sintomi gravi da Covid-19, decidendo così di proseguire da casa il suo lavoro. Ciò che fa preoccupare vara su un altro versante: il Sindaco era ed è a tutt’oggi in cura per un cancro all’intestino. Sappiamo tutti cosa può causare il coronavirus sulle persone già “affette” da altre patologie o da persone in cura per malattie gravi, come quella del primo cittadino di San Paolo.
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L’epicentro della Pandemia da coronavirus si è spostato, sicuramente e bruscamente, in America. Quella Latina fa capo al Brasile. Il caso positivo del Sindaco Bruno Covas ha di fatto spostato, leggermente, l’attenzione dell’opinione pubblica. Quando a essere colpito è un alto funzionario delle istituzioni nazionali l’allarme si raddoppia. Questione di percezione. Non è una percezione, invece, il caso dei morti da coronavirus che in Brasile vanno a “occupare” i posti, nei cimiteri, di alcune persone decedute anni prima per causa personali. È il caso del cimitero di Vila Formosa, proprio a San Paolo, dove si estraggono i resti di persone decedute anni fa per far posto alle nuove bare. La situazione è tragica, il Brasile sembra non rispondere ancora con le dovute maniere a questa lotta furibonda contro il coronavirus.
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