Il calcetto ancora fermo spinge gli utenti a chiedere spiegazioni su Twitter a Spadafora: messaggio esilarante, il ministro fa da scaricabarile
Non si può giocare a calcetto ed il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora finisce nel mirino. Dall’inizio della pandemia e quindi, con il lockdown, tutte le attività si sono arrestate. Compreso quelle fisiche, incluso il calcetto naturalmente.
Niente partitella al giovedì con gli amici, una sorta di cult per l’Italia pallonara, quella che vive di solo calcio. Attendere e sperare, questo finora il mantra dei calciofili, pronti a spulciare ogni Dpcm, ogni ordinanza regionale nella speranza di poter nuovamente tornare a calcare i campi, erba o terra che siano. Ed invece nulla ancora.
In Italia siamo ormai alla Fase 3 ma non c’è ancora spazio per tornare a giocare a calcetto.
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La misura è colma e si è sbottato su Twitter. Un utente ha chiesto espressamente lumi al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in una conversazione decisamente esilarante.
“Si ma vuo fa arapi sti camp camma juca o pallon. Stam a rot” (Vuoi aprire i campi di calcetto che dobbiamo giocare. Siamo in astinenza, ndr) il messaggio rivolto espressamente al titolare del Dicastero in un napoletano decisamente imperfetto nella scrittura. La risposta di Spadafora non si è fatta attendere.
Il ministro ha adottato la pratica dello scaricabarile, spiegando come sia il “collega” Speranza, ministro della Salute, a non voler riaprire i campetti di calcio.
Risposta evidenmente non piaciuta all’utente che non ha perso tempo nel far notare le incongruenze. L’internauta ha evidenziato come sia ripartito il calcio anche in Italia, con i giocatori in panchina muniti di mascherine e quelli in campo dediti a darsele di santa ragione (eufemismo) per un gioco duro e di contrasti.
Il post avrà sensibilizzato i ministri?