Marco Travaglio finisce nella bufera: il giornalista attaccato sui social per il finanziamento ricevuto dal suo giornale. Cifra monstre
Marco Travaglio è finito nella bufera. Il giornalista, Direttore de Il Fatto Quotidiano, è stato attaccato sui social proprio per il quotidiano da lui diretto.
Già, ma perché? Il fatto Quotidiano nell’occhio del ciclone perché ha ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro per il 90% garantito dal governo. Il tutto è stato possibile sfruttando uno degli ultimi Decreti emanati dall’esecutivo, quello Rilancio, volti ad autare le imprese duramente colpite dal lockdown imposto per combattere il coronavirus.
Di fatto la società editrice del giornale, la Seif, riceverà questo finanziamento da Unicredit. Sarà elargito ad un tasso variabile in linea con il mercato ed è assistito dalla garanzia concessa dal Fondo Centrale di Garanzia pari al 90% dell’importo ha spiegato l’editore del quotidiano.
Chiaramente la notizia del finanziamento ha creato sdegno su Twitter, con il popolo del noto social network scatenatosi in interventi più o meno duri. In molti hanno chiesto il perché di questi finanziamenti, considerato come molti non abbiano ancora ricevuto i soldi della cassa integrazione.
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Il giornalista Marco Travaglio è finito quindi nella bufera, attaccato a più latitudini per questo finanziamento. E torna alla mente la linea editoriale del giornale nell’ultimo periodo, decisamente vicino alla maggioranza.
La somma è stata naturale per gli internauti, che hanno “accusato” Travaglio di essere vicino al potere, al governo oltre che dei magistrati. E non è passato sott’occhio anche Lucia Calvosa alla presidenza di Eni, già presente nel Consiglio d’Amministrazione della Seif, società editrice de “Il Fatto Quotidiano“.
Sarcasmo anche dai colleghi di Travaglio, in primis Vittorio Feltri, Direttore di Libero.