La Francia, nella lotta al coronavirus, dichiara che dal 1 luglio i cittadini provenienti dai paesi extra Schengen potranno accedere nel territorio transalpino.
La Francia, dal 1 luglio, apre le proprie frontiere ai paesi extra Schengen. Sarà una riapertura lenta, graduale, progressiva e differenziata. Parole pronunciate, in contemporanea, dai ministri degli Esteri Jean-Yves Le Drian e degli Interni Christophe Castaner, in una dichiarazione congiunta che non lascia spazio a nessun fraintendimento. Una decisione presa in maniera netta dopo che la commissione europea ha confermato alcune regole, precise, da seguire, per chi entra in territori UE, in base alla situazione sanitaria del paese di provenienza. Tutto si allinea, sempre, con l’evoluzione dell’epidemia in corso, che, come ricordano gli esperti mondiali, non è ancora finita, anzi, deve essere del tutto sconfitta. Si rischia, altrimenti, di tornare al punto di partenza, quando le aperture, sembravano essere, se un sogno, sicuramente un miraggio.
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I mesi interessati sono quelli di luglio e agosto. Parliamo di test obbligatori, in merito alla questione Covid-19, per chi varca la soglia dei territori Oltremare. Così ha deciso la Francia e queste sono le misure da adottare per chiunque voglia recarsi nei territori francesi Oltremare, proveniente dai paesi extra Shengen. Anche qui: decisione presa in modo netto e ponderato in base ad una evoluzione favorevole dell’epidemia in corso in quelle regioni. Niente quarantena per chi arriva, ma subito un test per verificare le condizioni sanitaria. Questo nuovo protocollo riguarda tutti i territori ad eccezione di quelli nel Pacifico, che godono di autonomia sul fronte sanitario. Le nuove misure saranno introdotte in coincidenza con l’entrata in vigore della legge per la fine dello stato di emergenza sanitaria prevista, senza alcuna certezza globale, per il dopo 10 di luglio.
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