Invasione di polli in Nuova Zelanda. A Titirangi l’incredibile storia: cittadini terrorizzati e disordini. Cosa è successo.
Una storia che sembra degna del “miglior” B-movie tra l’horror e la commedia. È però quanto realmente accaduto a Titirangi, un paese della Nuova Zelanda di appena 4000 anime che oggi è tornato agli onori della cronaca in praticamente tutto il mondo. In questo centro abitato del nord del Paese infatti c’è stata una vera e propria invasione di polli. Centinaia di polli selvatici, e anche piuttosto aggressivi, hanno deciso di scorrazzare per le vie del paese costringendo molti abitanti a chiudersi nelle proprie case. E non è stata nemmeno la prima volta: un episodio simile, sempre in questo paesino, è avvenuto qualche tempo fa.
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Di notizie strane dal mondo ne arrivano ma quella che proviene dalla Nuova Zelanda ha decisamente del clamoroso. Già in passato Titirangi era stato “vittima” di un’invasione nemmeno troppo pacifica di polli selvatici (quindi decisamente più aggressivi rispetto ai mansueti esemplari d’allevamento). Polli che, durante la quarantena, hanno approfittato del periodo di lockdown delle persone per tornare nei paraggi del piccolo paese neozelandese. Un avvenimento simile a quanto accaduto già qualche anno fa. Molti esemplari hanno fatto ritorno per le vie del centro e le autorità locali ci hanno messo un bel po’ di tempo per far tornare tutto alla normalità. Molti cittadini hanno avanzato un’insolita soluzione per cercare di non far ripetere quanto accaduto: catturare più polli possibile e mandarli a un’azienda di surgelati. Così che i polli poi possano anche tornare in città, stavolta però ben confezionati per finire sui piatti degli abitanti del paese. E non solo.
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