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Paul McCartney contro il Governo italiano: “Uno scandalo”

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Bruno De Santis

Paul McCartney all’attacco del Governo italiano dopo la cancellazione dei suoi concerti di giugno: dure parole contro l’esecutivo, il motivo

“Scandaloso”: è duro l’attacco che Paul McCartney rivolge al Governo italiano e ad Assomusica. Con un lungo post su Facebook, scritto tutto in italiano, l’ex Beatles critica la decisione assunta dall’esecutivo e dall’Associazione che promuove la musica dal vivo di rimborsare i biglietti dei concerti con dei voucher e non restituendo i soldi. Una scelta diversa da quella presa in tutti gli altri paese che il musicista non ha digerito.

McCartney era atteso da un doppio appuntamento in Italia: il 10 giugno a Napoli e il 13 a Lucca. Un doppio concerto cancellato per l’emergenza coronavirus. I fan del cantante non si vedranno però tornare indietro i soldi ma soltanto un buono da poter utilizzare per altri spettacoli della stessa organizzazione nell’arco di 8 mesi. Un danno non certo di poco conto considerato che i tagliandi per l’esibizione di McCartney andavano da 100 a 600 euro.

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Attacco al Governo , il messaggio di Paul McCartney

Paul McCartney in concerto (Getty Images)

Nel messaggio postato su Facebook, McCartney prende le distanze dalla decisione presa da Governo in collaborazione con Assomusica, spiegando che “i soldi provenienti dalla vendita dei biglietti in Italia sono esclusivamente trattenuti dai promoter locali”.

Ma è il principio per il quale un utente che ha acquistato un biglietto non può vedersi restituire il denaro che è completamente sbagliato per l’artista. “Veramente scandaloso” scrive sul social network e quindi aggiunge che “senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo”.

Proprio per questo motivo McCartney si dice “fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto”. Anche perché “a tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo”. Quindi l’attacco più duro: “Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire – conclude il cantante – ma questo è un vero insulto per i fan”.

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