A causa della crisi Covid-19 la Ferrari ha proposto una riduzione degli stipendi ai top manager. Leclerc ha aderito di sua volontà.
L’emergenza coronavirus ha costretto il circus della Formula 1 ad arrestare i motori rinviando l’inizio del campionato. Lo stravolgimento dei consueti appuntamenti e delle tempistiche stagionali ha portato molte squadre ad affrontare necessità economiche impreviste. E come in altri sport in molti hanno fatto ricorso al taglio degli stipendi nel tentativo di ridurre gli effetti della pandemia sulle aziende.
In un’intervista al quotidiano La Stampa il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha citato il programma di riduzione ingaggi adottato dalla squadra. Si tratta di un programma rivolto in prima battuta ai top manager, spiegano i giornali sportivi. Questa scelta dei team dovrebbe in parte controbilanciare le perdite derivanti dai mancati introiti legati ai diritti televisivi e agli sponsor.
La McLaren è stata una delle prime squadre ad applicare una riduzione degli ingaggi, in percentuali uguali per tutti. Il taglio ha interessato gli stipendi di tutti i dipendenti, inclusi quelli dei due piloti Lando Norris e Carlos Sainz, prossimo pilota Ferrari.
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Parlando del programma di riduzione ingaggi Binotto ha ringraziato il pilota monegasco Charles Leclerc per aver aderito di sua iniziativa. Lo stipendio di Leclerc in Ferrari si aggira intorno ai 9 milioni di euro all’anno. Secondo gli addetti la riduzione applicata dalla Ferrari agli stipendi sarebbe del 25 per cento. Nel caso di Leclerc sarebbe quindi una somma intorno ai 2,2 milioni.
Nella stessa intervista Binotto non ha fatto alcun riferimento a Sebastian Vettel. Diversi giornali hanno interpretato questo silenzio riguardo al tedesco come un indice del fatto che il pilota non si sia ancora tagliato lo stipendio, a differenza di Leclerc. Il 2020, come noto, sarà l’ultimo anno di Vettel in Ferrari, dove guadagna attualmente uno stipendio vicino ai 40 milioni di euro all’anno.