Piccolo Cinema America a rischio chiusura. La denuncia: “È un ricatto”

Il Piccolo Cinema America, “storica” rassegna cinematografica di Roma, rischia di chiudere i battenti. I suoi fondatori svelano il ricatto dietro al mancato rinnovo.

Era il 2012 quando un gruppo di ragazzi (I Ragazzi del Cinema America) promossero l’iniziativa di una rassegna cinematografica gratuita in Piazza San Cosimato, a Roma. Il progetto, nato per salvare un vecchio cinema di Trastevere, accoglie da allora migliaia di spettatori nei mesi di giugno e luglio. Oggi, questo momento di condivisione e riscoperta dell’arte rischia di chiudere per sempre. A spingere per la chiusura è l’Anec (Associazione nazionale esercenti cinematografici), che già nel 2018 si era detta contraria a “qualsiasi tipo di manifestazione cinematografica che preveda ingressi gratuiti”. Un duro colpo per un’iniziativa culturale in cui la gioventù romana per tanto tempo si è ritrovata. Proprio per questo, i fondatori del progetto hanno deciso di lanciare un appello sul web.

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Piccolo Cinema America: i Ragazzi svelano il ricatto

Piccolo Cinema America
Il Piccolo Cinema America (foto tratta dall’account Twitter)

“Ciao amici, siamo sotto ricatto” si legge all’inizio del comunicato. “La lobby dei distributori […] sta bloccando le concessioni dei film perché vuole costringerci a rendere l’evento a pagamento”. Il racconto poi prosegue, respingendo le regole del politically correct e svelando le pressioni subite. 120 film bloccati su 140 che erano stati richiesti. Film, beninteso, vecchi di anni e dunque fuori da ogni competizione con le sale cinematografiche. Alle accuse di “concorrenza sleale”, i Ragazzi rispondono portando dati su dati, che dimostrano, non solo che i loro fondi derivano quasi tutti dai privati (e dunque ben poco viene tolto al denaro pubblico), ma anche che essi, di fatto, pagano il prezzo del biglietto. “Noi paghiamo 3,50 euro per ogni persona che vede il film con i soldi che raccogliamo” affermano.

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La crociata contro il cinema gratis: a chi giova?

Piccolo Cinema America
Il Piccolo Cinema America (foto tratta dall’account Twitter)

Ciò che viene spontaneo chiedersi, dunque, è se il vero problema sia di tipo economico o se non sia piuttosto in atto una generale crociata contro il “gratuito”, anche là dove il biglietto viene comunque pagato in altro modo. L’essenza stessa dell’arte presuppone da sempre libertà: una libertà troppo spesso messa a rischio da una mentalità che ci abitua a “dare un prezzo” a qualunque cosa. In un periodo in cui siamo invitati ad “aprirci” nuovamente al mondo, non sarebbe più importante “dar valore” a tutto ciò che rimuove le barriere, piuttosto che erigerne di nuove?

 

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