Operazione anti camorra a Napoli, 59 indagati arrestati in misura cautelare. Insieme a loro, anche un senatore di Forza Italia, per presunta collusione
Maxi operazione contro la camorra in Campania. Sono stati arrestati 59 indagati nei pressi di Sant’Antimo dai carabinieri del Ros, dopo l’emanazione della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Nel mirino del gip ci sono in particolare tre clan che operano nelle zone di Sant’Antimo e comuni limitrofi: i clan Puca, Verde e Ranucci. Le accuse a carico degli indagati sono quelle di associazione mafiosa, concorso esterno, corruzione elettorale ed estorsione. La misura cautelare per i 59 indagati effettuata dai carabinieri del Ros è stata firmata dal gip di Napoli Maria Luisa Miranda. Nell’ambito dell’inchiesta potrebbero esserci collusioni tra politica e camorra, per questo il gip ha rimandato l’eventuale decisione sulla posizione del senatore Luigi Cesaro.
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Nella maxi operazione anti camorra, è indagato anche il senatore di Forza Italia Luigi Cesaro, per presunte collusioni. Come si legge nell’ordinanza però, non ci sono ancora decisioni definitive sul suo caso. Insieme a lui, sono stati indagati anche i tre fratelli. Due sono finiti ai domiciliari, Aniello Cesaro e Raffaele Cesaro, mentre Antimo Cesaro è finito in carcere in misura cautelare. Insieme a loro, anche alcuni elementi di spicco della criminalità organizzata campana sono finiti in carcere su misura cautelare. Il valore dei beni sequestrati, secondo la notifica, si attesta attorno agli 80 milioni di euro. Si avranno ulteriori dettagli sull’operazioni dopo l’incontro con i giornalisti presso la Procura della Repubblica di Napoli. All’incontro parteciperanno il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, e il comandante del Ros, generale di divisione Pasquale Angelosanto.