Il pilota italiano di Moto GP, Andrea Iannone, è stato stroncato dalla Wada: chiesta una squalifica da 4 anni per doping.
Una giornata nerissima per Andrea Iannone, pilota italiano di Moto GP che sperava, nel giro di qualche mese, di poter tornare a correre sulle moto. Il Tas di Losanna, pochi minuti fa, ha annunciato con un comunicato di aver ricevuto i ricorsi di Iannone e della Wada (l’agenzia mondiale antidoping nda) contro la squalifica per doping da 18 mesi complessivi inflitta a Iannone. La squalifica era stata voluta dalla corte disciplinare della Federmoto internazionale e comminata dopo un controllo svolto al termine del GP di Malesia del 2019. Le richieste delle parti sono diametralmente opposte: Iannone ha chiesto un annullamento della squalifica, mentre la Wada vorrebbe che sia inflitta una pena esemplare. 4 gli anni di squalifica richiesti per il 30enne di Vasto.
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BREAKING: questa non è una buona notizia, la Wada ha deciso di fare appello alla sentenza di 18 mesi per doping ad Andrea Iannone e chiede di inasprire la squalifica a 4 anni pic.twitter.com/It249QnKG3
— Boss™AntonioBoselli (@antonioboselli) June 9, 2020
