L’attaccante della Juventus Paulo Dybala si è raccontato in un’intervista dove ha parlato di tanti temi, tra cui il razzismo. Futuro ancora bianconero?
Mancano solo tre giorni, e poi il calcio italiano riprenderà con la Coppa Italia. Venerdì 12 giugno alle ore 21.45 è previsto infatti il fischio d’inizio di Juventus-Milan, ritorno della semifinale di Coppa Italia. Tra i protagonisti assoluti della stagione dei bianconeri c’è l’attaccante argentino Paulo Dybala, diventato un pilastro di Maurizio Sarri dopo un’estate passata sul piede di partenza. L’attaccante ex Palermo è stato intervistato ai microfoni della CNN, dove tra i vari argomenti ha parlato del tema razzismo: “I miei genitori mi hanno educato in una certa maniera, senza fare distinzioni sulla pelle. Purtroppo non la pensano tutti così, penso che dovrebbe essere la Federazione a prendere provvedimenti, devono esserci pene più severe. E se queste non arrivano – ha proseguito l’argentino – dobbiamo essere noi in campo ad agire in prima persona, interrompendo la partita o lasciando il campo. “Ricordo gli episodi con Balotelli o Pjanic contro il Brescia, quello di Kean a Cagliari… Bisogna fare qualcosa”.
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Nel corso dell’intervista, Paulo Dybala ha parlato anche del suo futuro, rispondendo anche alle voci di un interessamento del Barcellona: “Il Barca è un club straordinario, con Messi ancora di più, ma anche la Juve è una grande squadra. Qui ho la fortuna di giocare con Buffon e Ronaldo. Io alla Juventus sono felice, potrei anche rinnovare, ma non dipende solo da me, dipende anche dal club. L’anno scorso potevo andare via, mi hanno cercato Tottenham, Manchester United e Paris Saint Germain, ma non volevo lasciare un brutto ricordo dopo la stagione negativa.”