Allo studio del Parlamento un piano di incentivi per sostenere il mercato dell’auto, l’approvazione del pacchetto dovrebbe avvenire a metà luglio
Seguendo la scia di Francia e Germania, anche l’Italia sta valutando l’ipotesi di ricorrere a degli incentivi per sostenere il settore automobilistico, fra i più colpiti della crisi nata dall’emergenza Covid-19. Il PD ha proposto di inserire gli incentivi auto nel pacchetto di stimolo economico che attualmente è in discussione in Parlamento. La misura dovrebbe essere approvata già a metà luglio. Secondo la proposta potranno beneficiare degli incentivi gli acquirenti di veicoli Euro 6 che potranno raggiungere i 4000 euro nel caso in cui ad essere rottamato fosse un veicolo vecchio di 10 anni o oltre.
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A maggio dopo gli allentamenti dal lockdown, in Italia le nuove immatricolazioni sono calate del 50%. Durante i mesi di aprile e marzo si sono praticamente azzerate. La copertura finanziaria necessaria agli incentivi sarà trovata in parte dal governo, che stanzierà un pacchetto da 250 milioni, e in parte dalle concessionarie.
L’iter politico di questa proposta sarà non senza difficoltà. All’interno della stessa maggioranza di governo c’è l’avversione del Movimento 5 Stelle a qualunque forma di incentivo per le auto dotate di motore a combustione. Il ministro pentastellato dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli intervenendo a Radio Anch’io ha dichiarato che “resta imprescindibile rispettare l’obiettivo della riduzione di CO2” ma che bisogna capire come si può incentivare la vendita di auto “visto il momento eccezionale in cui esiste un enorme parco macchine prodotto ma non venduto“.
Il governo potrebbe quindi decidere di anticipare una parte dei finanziamenti che arriveranno dal Recovery fund ed estendere le misure di sostegno per il mercato delle auto entro la fine del 2020.
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