Accade a Sperlonga, in provincia di Latina. Una turista si è recata a mare ma è stata fermata dal termoscanner a causa di una febbre a 39.2.
Un singolare episodio, che però a causa del Coronavirus probabilmente si ripeterà in maniera frequente nel corso della prossima estate, è accaduto nelle scorse ore a Sperlonga, cittadina della provincia di Latina. Ad una turista romana, recatasi presso un noto lido della città, è stato vietato l’accesso in spiaggia a causa di una febbre molto alta segnalata dal termoscanner. La rilevazione compiuta dai proprietari del lido attraverso il termometro digitale ha permesso di verificare le condizioni di salute della turista che aveva una temperatura corporea di 39.2°. E’ così scattato l’allarme e la signora è stata rispedita a casa.
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“Ci siamo scusati ed abbiamo rimandato la signora a casa” i proprietari del Lido raccontano la vicenda della turista a mare con la febbre
“La signora voleva trascorrere una giornata al mare – hanno raccontato i proprietari del lido – ma aveva una febbre davvero preoccupante. Credevamo fosse un errore ed abbiamo misurato 3 volte la febbre. il risultato era sempre 39.2 così ci siamo scusati ed abbiamo invitato la signora ad andare a casa e tornare un’altra volta”. La solerzia dei proprietari del lido è stata a dir poco invidiabile soprattutto perché i lidi non sono obbligati a dotarsi di uno scanner per il rilevamento della temperatura. “In questa fase nevralgica – ha concluso uno dei proprietari – le precauzioni non sono davvero mai troppe”.
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Sperlonga, turista va al mare con la febbre a 39.2: il titolare del Lido non la fa entrare e la manda a casa https://t.co/A1KPGshnAP
— Il Corriere della Città (@CorriereCitta) June 4, 2020