Immuni, su quali smartphone non funziona la app per il tracciamento

La app Immuni presenta qualche incompatibilità con alcuni modelli di smartphone. E c’è anche tutta una polemica su certe immagini…

L’applicazione approvata e scelta dal governo italiano per il contact tracing delle persone positive al coronavirus è disponibile per il download da lunedì 1° giugno. Al momento la app non è ancora funzionante. Servirà un periodo di test, di durata ancora imprecisata (si parla di una settimana), che comincerà lunedì prossimo in quattro regioni: Liguria, Puglia, Abruzzo e Marche. Dopodiché il funzionamento dovrebbe essere garantito per gli abitanti di tutto il territorio italiano.

Lo scopo della app Immuni è quello di contenere l’epidemia permettendo un rapido monitoraggio dei contatti dei pazienti positivi. I dispositivi con la app installata emettono periodicamente un codice anonimo che viene captato da altri dispositivi con la stessa app. Il raggio di funzionamento è di qualche metro, e la tecnologia sfruttata è quella del Bluetooth. Perché Immuni funzioni occorre infatti che questa funzionalità sia sempre attiva sullo smartphone.

Si calcola che Immuni sia stata scaricata 500 mila volte nella sola giornata di lunedì. È disponibile sia per dispositivi Android che iOS, ma non tutti gli smartphone risultano compatibili.

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Con quali smartphone Immuni non funziona

app immuni
(immuni.italia.it)

L’incompatibilità della app Immuni con alcuni telefoni non è dovuta a negligenza degli sviluppatori (la società Bending Spoons) né a un difetto. Tutta la app nel suo complesso è retta da tecnologie di Apple e Google sottostanti, in assenza delle quali Immuni non può funzionare.

Nel caso di smartphone Apple la app non funziona su iPhone 6 del 2014 né sui modelli precedenti. La versione minima del sistema operativo richiesto è iOS 13.5, rilasciato il 20 maggio scorso. Quell’aggiornamento aggiungeva appunto le API per consentire alle app sanitarie il tracciamento Covid-19.

I modelli Android esclusi dalla possibilità di utilizzare Immuni sono tutti quelli che non hanno Android 6 (“Marshmallow”, uscito nel 2015) come versione minima di sistema operativo. Attualmente la versione più aggiornata di Android è la 10. Serve anche che Google Play Services sia aggiornato come minimo alla versione 20.18.13. Al momento la app Immuni è anche assente sull’app store dei modelli Huawei di ultimissima produzione, che non prevedono app Google.

La polemica sulle immagini della app Immuni

Il rilascio di Immuni è stato accompagnato da alcune polemiche in relazione alle immagini interne della app e alle grafiche adottate per promuoverne l’uso. In una delle schermate principali compariva inizialmente il disegno stilizzato di un uomo al computer e di una donna con un neonato in braccio.

L’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha criticato la scelta di quell’immagine, definendola uno stereotipo ingiustificabile. Altri politici e personaggi delle istituzioni hanno condiviso il suo disprezzo per l’immagine “cliché”. “Questa immagine fuori dal tempo e dalla storia deve essere cambiata”, ha commentato l’ex deputata Anna Paola Concia.

Concia ha indirizzato il suo appello a Elena Bonetto, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, e a Paola Pisano, Ministra dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione. E nel giro di qualche ora l’immagine è stata modificata. Al posto della prima versione c’è ora il disegno di una donna al computer e di un uomo con in braccio un neonato.

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