Sergio Mattarella chiede un nuovo inizio alla vigilia del 2 giugno. Le parole del Capo dello Stato e il programma della Festa della Repubblica
Sergio Mattarella vuole un nuovo inizio per l’Italia. Il Capo dello Stato ha parlato alla vigilia della Festa della Repubblica del 2 giugno, che sarà in tono minore e senza parata militare classica in via dei Fori Imperiali.
Il nostro Paese è infatti ancora alle prese con il coronavirus e sta uscendo ora – con le ossa rotte – da questa terribile pandemia che ha provocato morti e crisi economica. Ecco perché Mattarella ha chiesto compattezza, unità tra i vari partiti di governo in un momento difficile. Obbligo di superare le divisioni per non disperdere il patrimonio del sacrificio, dolore e speranza perché sarebbe davvero “inaccettabile ed imperdonabile”.
Mattarella ha poi inneggiato alla Costituzione e sui prncipi che fondano la nostra democrazia.
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Il Presidente domani, si recherà alla tomba del milite ignoto, all’Altare della Patria per devolvere una corona di fiori. E’ l’unica parte della cerimonia sopravvissuta al taglio causa coronavirus. Non vi sarà infatti la classica parata. Il Capo dello Stato invece si recherà alle 11 a Codogno, il Paese focolaio della pandemia nella provincia di Lodi, lì dove vi fu il paziente 1. E’ bene ricordare come proprio Codogno fu la prima zona rossa d’Italia della pandemia. Mattarella incontrerà anche i vertici del piccolo Comune in Municipio.Le Frecce Tricolori, poi, sorvoleranno l’Altare della Patria.
Mattarella poi tornerà a Roma per assistere ad un concerto che si terrà nel cortile dell’Istituto nazionale delle malattie infettive Spallanzani di Roma, “epicentro” della lotta al Covid nella Capitale. Al concerto – organizzato per ricordare le vittime della pandemia – presenzierà anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.