Le riprese di “Dunkirk” si avvalsero anche di alcuni aerei da guerra della collezione dei Friedkin, la famiglia del milionario interessato alla Roma.
Citato come uno dei progetti più ambiziosi e riusciti del regista inglese Christopher Nolan, “Dunkirk” uscì nel 2017 e ottenne un grande successo. Il film racconta la storia dell’evacuazione di oltre 300 mila soldati dalle spiagge francesi di Dunkerque, nel giugno 1940. Le truppe alleate, formate da francesi e inglesi, furono costrette a ritirarsi di fronte all’avanzamento dell’esercito tedesco.
Operazione Dynamo è il nome dell’intervento militare del Regno Unito che permise di riportare in patria attraverso la Manica decine di migliaia di soldati inglesi. A causa delle difficoltà oggettive dell’operazione, ai limiti dell’impossibilità, l’Inghilterra impiegò anche navi e imbarcazioni civili. Gli attacchi dei tedeschi proseguirono per giorni sulle coste, mentre i mezzi da guerra inglesi proteggevano la ritirata delle truppe.
Per incrementare il realismo della pellicola Nolan scelse di ridurre al minimo l’utilizzo di effetti speciali digitali e computer grafica. Fu una scelta molto apprezzata non soltanto dalla critica cinematografica ma anche dagli storici. La necessità di ricreare quel particolare contesto della Seconda guerra mondiale permise di utilizzare decine di mezzi originali dell’epoca.
“Dunkirk”, film vincitore di tre premi Oscar, è in programma stasera in prima tv su Canale 5, alle 21:20.
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Tra i numerosi mezzi da guerra presenti nel film “Dunkirk” ci sono alcuni aerei che appartengono alla collezione dei miliardari americani Friedkin. Dan, il CEO e presidente della Friedkin Companies, è peraltro il miliardario che i media sportivi descrivono da molti mesi come credibile acquirente della Roma.
Tre aerei da guerra dei Friedkin compaiono in “Dunkirk”. Si tratta di tre Supermarine Spitfire, un tipo di caccia monomotore prodotto dall’aeronautica britannica fin dagli anni Trenta. Nel film sono allestiti in modo da sembrare modelli originali di quella battaglia combattuta via aria, terra e mare a Dunkerque.
La passione della famiglia Friedkin per gli aerei da combattimento storici è dovuta all’interesse del padre di Dan, Thomas. Morto proprio nel 2017, poco prima dell’uscita del film, Thomas Friedkin era anche un pilota e uno stunt-man. Suo padre, pilota di combattimento dell’aeronautica britannica, aveva preso parte alla Seconda guerra mondiale.