Nei video di proteste negli Stati Uniti per la morte di George Floyd si vedono in azione possibili sabotatori che ne approfittano per creare ulteriori tensioni
Gli Stati Uniti sono a ferro a fuoco. Scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine vanno avanti ormai da quattro giorni. In alcuni video provenienti dagli Stati Uniti viene anche avanzata l’ipotesi che dientro alle violenze ci siano dei sabotatori che, approfittando della morte di George Floyd, alimentano il fuoco delle polemiche per creare ulteriore scompiglio nelle principali città. Come se non bastasse il Covid a flagellare il Paese, il caso del 46enne afroamericano ha dato il là ad una vera e propria rivolta, partita dal Minnesota e propagatasi a macchia d’olio.
Ma dietro alla degenerazione della protesta contro l’uso eccessivo della forza da parte del poliziotto che di fatto ha ucciso Floyd potrebbe esserci dell’altro. L’ipotesi avanzata in alcuni video è che ad incendiare gli animi e a provocare le forze dell’ordine ci siano altri movimenti, tra cui quello dei suprematisti bianchi. Alcuni video mostrano l’effetiva presenza di persone dedite soprattutto a creare caos.
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In un video in particolare si nota un uomo tutt’altro che interessato a manifestare per George Floyd. Vestito competamente di nero, con tanto di maschera antigas a coprire il volto, questa persona impugna un manganello. Nelle immagini si vede distintamente come con l’arma infranga le vetrine di un negozio circostante per poi andare via, minacciando anche un manifestante.
Intanto la situazione negli Stati Uniti si fa sempre più tesa. Coprifuoco in 25 città di 16 Stati, mentre a Los Angeles è scattata l’allerta, con la Guardia Nazionale pronta ad intervenire. Trump infatti vuole mettere un freno a queste proteste ed è pronto a dare il via libera all’esercito, con il Pentagono che avrebbe già allertato i militari come informa la Cnn.