Crisi del grano duro, scorte mondiali ai minimi: prezzo alle stelle

Le scorte di grano duro in tutto il mondo sono arrivate ai minimi storici, portando inevitabilmente all’aumento di prezzo, che continuerà a crescere

Una delle risorse più importanti al mondo, il grano, inizia a scarseggiare. Le scorte sono ai minimi negli ultimi dieci anni, sopratutto dopo il lockdown dovuto al Coronavirus, in cui la domanda è aumentata molto. Questo incremento di richiesta, comunque sostenuto dalle riserve, ha portato un inevitabile aumento di prezzo. Infatti, durante il periodo di quarantena, il costo sarebbe passato da 24 euro al quintale a 31 euro. Inoltre, secondo le stime le scorte durante la prossima campagna potrebbero calare di un ulteriore 27%. Durante il Durum Days, evento annuale delle filiere per le previsioni sulle prossime campagne, è stato esposto il problema, portando ad alcune tensioni, sopratutto per quanto riguarda la possibilità che nella prossima campagna la qualità dei raccolti possa drasticamente calare.

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Crisi del Grano duro, non basta l’aumento delle seminagioni italiane: le riserve scarseggiano

Grano
Grano (Getty Images)

L’emergenza Coronavirus ha portato un aumento della richiesta di grano duro di circa il 40% nel mese di marzo, con un lieve calo nei mesi successivi. Le scorte mondiali però iniziano a scarseggiare a causa della siccità, portando così ad un ulteriore aumento di prezzo, oltre a quello del 25% di alcuni mesi fa. In Italia le seminagioni hanno subito un leggero aumento del 6%, ma è una misura che non basta a contrastare la crisi. Nel settore c’è molta paura per qualità delle prossime campagne, che potrebbe subire un drastico calo. I consumatori invece, sembrano aver sviluppato una maggiore attenzione alla qualità e quindi alla provenienza delle materie, portando così ad un aumento di richiesta per i frumenti di qualità maggiore. Una richiesta che però i produttori hanno paura di non riuscire a soddisfare nell’immediato futuro, visto l’andamento dei raccolti in tutto il mondo.

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