Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lanciato un messaggio su Facebook nel giorno in cui verrà presentato il Recovery Plan dell’Ue
“Sono giorni importanti”: inizia così il messaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook. E’ il giorno del Recovery Plan della Ue e il premier sta che si tratta di un appuntamento importante e “l’Italia deve farsi trovare pronta”. Per farlo “deve programmare la propria ripresa e utilizzare i fondi europei che verranno messi a disposizione varando un “piano strategico” che ponga le basi di un nuovo patto tra le forze produttive e le forze sociali del nostro Paese”. Conte ritiene sia arrivato il momento di “alzare la testa e volgere il nostro sguardo al futuro” in modo da trasformare la crisi in opportunità. Per far questo, scrive il presidente del Consiglio “ci sono alcune azioni fondamentali per recuperare il divario di crescita economica e produttività, nei confronti degli altri Paesi europei, che ci ha caratterizzato soprattutto negli ultimi vent’anni”.
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Recovery plan, Conte detta la linea italiana
I punti del piano del Governo per far ripartire l’Italia sono sette: si va dalla digitalizzazione alla scuola, passando per le imprese e la giustizia. Al primo posto c’è la modernizzazione del Paese con il premier che promette “incentivi alla digitalizzazione, ai pagamenti elettronici e all’innovazione” per “sollecitare la diffusione della identità digitale, rafforzare l’interconnessione delle banche dati pubbliche e approvare un programma per realizzare al più presto la banda larga in tutto il Paese”. Conte confessa che l’italia non era pronta a smart working e didattica a distanza e per questo servirà “un complessivo piano che ci aiuti a colmare il divario digitale” per far sì che le nuove tecnologie possa essere a disposizione di tutti e ovunque.
Il secondo punto riguarda il rafforzamento della capitalizzazione e il consolidamento delle imprese: “Dobbiamo favorire le innovazioni da parte delle start up – spiega Conte – e rilanciare misure già introdotte con successo come ACE e Impresa 4.0, rendendole strutturali”.
Rilancio anche con investimenti, sia pubblici che privati, con una riduzione “drastica” della burocrazia. Il premier spiega che “potremo utilizzare le risorse europee per realizzare le infrastrutture strategiche del Paese, a partire dalle grandi reti telematiche, idriche ed energetiche”. Preannuncia anche “un intervento normativo a carattere temporaneo” per sbloccare le opere pubbliche. Il tutto – nei piani del Governo – senza intaccare “i presidi di legalità e i controlli, per contrastare gli appetiti delle organizzazioni criminali”. Parla di “rivoluzione culturale nella pubblica amministrazione” con i funzionari pubblici che dovranno essere incentivati “ad assumersi le rispettive responsabilità” e allo stesso tempo preannuncia una modifica del reato di abuso di ufficio.
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Il piano di Conte per salvare il Governo: economia sostenibile e scuola
Nel messaggio di Conte incentrato sui futuri passi del Governo si parla di “graduale ma decisa transizione verso un’economia sostenibile” con “nuove forme di tutela e promozione del territorio e del patrimonio paesaggistico e culturale”. Dal clima allo studio con “un grande investimento” per far sì che “l’Italia sia tra i primi posti in Europa per giovani con titoli di studio universitario”. Interventi legati anche “a un grande piano di ricerca pubblico/privato sulle sfide del futuro” che punti su “tecnologie digitali, transizione ecologica, medicina personalizzata, inclusione e benessere sociale”.
Dalla scuola alla giustizia con l’abbreviazione dei tempi di quella penale e civile con la necessità di un confronto per la riforma del codice civile e anche del diritto societario. Infine, “una seria riforma fiscale”: “Non possiamo più permetterci un fisco iniquo e inefficiente – scrive Conte – L’attuale disciplina fiscale è un dedalo inestricabile”. L’biettivo è “riordinare il sistema delle deduzioni e delle detrazioni”, serve “fare pulizia, distinguendo i debiti recuperabili da quelli che non lo sono e rendere più trasparente la giustizia tributaria”. Tutte azioni che “costituiranno la struttura portante del nostro Recovery plan” conclude il presidente del Consiglio.